La pubblicità sui motori di ricerca e sui social ha come obiettivo primario il raggiungimento di una conversione che può essere l’acquisto di un prodotto o servizio oppure la compilazione di un form.

Il percorso che porta alla conversione deve essere studiato nel dettaglio cercando di prevedere cosa farà l’utente una volta visualizzata la nostra landing page (pagina di atterraggio sul sito);

vediamo insieme, in estrema sintesi, quali sono le azioni che il visitatore in target potrebbe fare:

  1. Seguire il tragitto e arrivare al goal.
  2. Visitare il sito per informarsi meglio.
  3. Chiedere ulteriori specifiche su quanto offerto utilizzando i metodi di contatto.
  4. Abbandonare il percorso in un punto preciso.

Quest’ultimo non è un dato negativo perché l’utente potrebbe non essere interessato in quel momento ma potrebbe ritornare a far visita nel corso del tempo (anche dopo qualche mese!!!)
Arrivato a questo punto ti pongo una domanda:

Io ne ho individuati alcuni e li descrivo nell’articolo che segue.

Target e interessi:

tutta la pubblicità sul web può raggiungere un pubblico preciso e in linea con gli interessi legati al prodotto o al servizio che si vuole vendere

Misurabilità delle campagne e dei risultati:

qualsiasi attività che l’utente fa dall’annuncio al percorso sul nostro sito può essere seguito e registrato; sono tracciabili, ad esempio, gli abbandoni e le pagine di uscita (dato utile per chi gestisce la campagna per creare nuovi punti di coinvolgimento) e anche l’eventuale ritorno di un utente che non è giunto in prima battuta all’obiettivo.

Test a/b:

dall’analisi citata nel paragrafo precedente del comportamento di chi visita il sito puoi fare piccole modifiche e testare nuovi annunci, provare sia le pagine di atterraggio, che lo stesso percorso per arrivare alla conversione.
E fino a qui sfioriamo l’ovvio ma penso sia corretto ricordare i benefici più immediati della pubblicità online in particolare a chi è un amante del fai da te.

E ora l’elenco dei vantaggi non sempre previsti nella progettazione delle campagne pubblicitarie ma ugualmente fondamentali

Remarketing:

molte piattaforme permettono di tracciare, attraverso i cookies, il visitatore delle tue pagine e si possono realizzare campagne ad hoc per chi non si è registrato o non ha acquistato il prodotto o servizio reclamizzato.

Brand awareness:

pubblicità strutturate sui social e sui motori di ricerca ma anche campagne vendita classiche permettono al tuo brand di diventare riconoscibile e alla qualità dei tuoi prodotti o servizi di essere mostrata al grande pubblico.

Qualche collega storce il naso quando si associa la pubblicità alla conoscenza del marchio; ecco come Facebook e Google presentano la loro piattaforma di pubblicità sul web a chi ha come obiettivo la brand awareness:

Facebook for business:

Ogni mese oltre 1,6 milioni di persone usano Facebook e 400 milioni di persone usano Instagram per scoprire e connettersi con ciò che conta per loro. Le inserzioni di Facebook aiutano la tua azienda a connettersi con il pubblico più importante per te, a raccontare la storia della tua marca e a ottenere risultati concreti.

Google Ads:

Lo scopo di una campagna di brand engagement è quello di far conoscere il tuo brand e creare associazioni positive con la tua azienda e i prodotti e i servizi che offre. Un cliente può interagire con il tuo brand in vari modi, ad esempio guardando video, giocando, navigando sul tuo sito web o comunicando con altri clienti.

Se sei interessato ad aumentare la tua brand awareness, la Rete Display di Google ti offre la possibilità di metterti in contatto con i clienti nel posto giusto e al momento più opportuno su migliaia di siti web in tutto il mondo. Puoi utilizzare il targeting per posizionamento in Ads per raggiungere un pubblico pertinente per il tuo brand utilizzando formati di annunci multimediali e offerte basate su CPM.

Semplificando: sul web puoi attuare tutte le strategie di marketing e di comunicazione più efficaci ma se insieme alla seo avanzata non usi la pubblicità online difficilmente riesci a far conoscere tutte le tue iniziative.

Brand positioning:

rimanere nella testa dei clienti vuol dire anche essere sempre la prima scelta quando il tuo target digita nei motori di ricerca il marchio o la parola chiave principale oppure apparire con post (emozionali o informativi) creati appositamente quando lo stesso utente naviga sui social.

Ecco come Coca Cola interpreta l’ “occupazione degli spazi” nella ricerca su Google:

brand positioning e occupazione degli spazi su google di coca cola

Ricerca delle parole chiave:

quali sono le parole chiave principali che l’utente cerca quando visita il tuo sito? Con la campagna sui motori di ricerca è possibile visualizzare questi termini e confrontarli con quelli che hai utilizzato sugli articoli del blog o nelle pagine informative e ottimizzare così la seo semantica per il posizionamento del tuo sito.

 

Vuoi suggerirmi altri vantaggi che hai avuto modo di scoprire utilizzando la pubblicità su Google e su Facebook? Vuoi avere dei consigli in diretta? Scrivi la tua domanda e i tuoi consigli nei commenti e sarò felice di risponderti