Nonostante tutto ci siamo: moltissime le imprese italiane presenti nella rete e che stanno gestendo uno o più profili social! Organizzate e pronte a intervenire per attivare una promozione sui social, convertire gli utenti e farli diventare clienti online e anche sponsor del loro successo.

Questa la fotografia delle società più innovative o che possono contare su grossi budget o le startup nate in questo millennio e consapevoli della potenza del web, dell’ e-commerce e della condivisione tra utenti.

Un pò di numeri delle imprese nel web

Secondo quanto riportato in questo articolo pubblicato dall’Istat: http://www.istat.it/it/archivio/107732 le imprese italiane online ammontano al 67% del totale, le imprese presenti nei social sono pari al 24,7% e il 44,4% sono quelle attive nell’E-commerce, avendo acquistato o venduto (il 7,6% del totale delle imprese italiane) online beni e prodotti: dati destinati ad aumentare perché cresce  la consapevolezza della potenzialità del web.

Tra queste ci sono anche le imprese che “io il sito già ce l’ho” , con contenuti ben fatti
e che ogni tanto pubblicano qualche post sul profilo (non pagina) social e immancabilmente producono spam; partite con largo anticipo hanno creato pagine web che sin da subito si sono posizionate senza grandi sforzi (altri tempi) e non hanno mai pensato al mondo che cambia (e con esso internet e gli utenti). Quali sono i risultati di un atteggiamento simile? Calo inesorabile delle visite e dei contatti! Gli utenti sono diventati più esigenti e i motori di ricerca tengono sempre più in considerazione le loro “volontà” punendo chi non si adegua.

In questo caso è opportuno fare un punto della situazione consolidando gli aspetti positivi del sito (pagine posizionate se ancora ci sono, immagini ben fatte) e creando una strategia ad hoc per l’aggiornamento e la presenza sui social.

Dove intervenire fin da subito  per arricchire la propria presenza nel web

Innanzitutto sull’aspetto grafico, immagini e layout, e sulla  correzione e l’aggiornamento dei testi, perché i contenuti validi che informano fanno la differenza (content is key).

E per il profilo sui social?

Invertire la rotta sui social, almeno nelle fasi iniziali è più semplice: si studia il profilo dei concorrenti al top e si prende spunto (non si copia) dalle loro iniziative per coinvolgere il pubblico; la mossa successiva è stabilire una relazione con il pubblico che sia vivace (divertente e informata), frequente, generosa e onesta, cioè, senza nascondere i motivi della nostra presenza in quel contesto.

Altre iniziative indispensabili per cambiare l’approccio al web?

Iniziare a rispondere  a chi chiede informazioni (dandole) e a chi fa critiche (risolvendole) sull’operato dell’azienda su qualsiasi canale web siano poste (è possibile sapere dove si parla dell’azienda effettuando una richiesta sui motori di ricerca): quest’ultima iniziativa è importantissima perché il ricorso a forum e a agli amici sui social network per avere le valutazioni di un prodotto o di un servizio o dell’azienda è una pratica quotidiana per tanti di noi (scelta del ristorante, del b & b, dell’ultimo smartphone).

Le più restie ad affrontare il progetto online rimangono le imprese tradizionali, i professionisti di molti settori che contano soprattutto su un fatturato consolidato e sul passaparola: intanto i competitor acquisiscono fette di mercato e scoprono che il passaparola online è molto più rapido e se veicolato con la strategia corretta porta moltissimi vantaggi.

Le soluzioni inserite nel metodo movi•menti prendono spunto anche dall’analisi della presenza nel web della tua azienda e dalla percezione che hanno gli utenti dei tuoi servizi/prodotti e delle tue procedure ma anche dell’autorevolezza e del coinvolgimento attivo nei loro confronti; dopo questo studio preliminare prepariamo un progetto web con obiettivi da raggiungere e un percorso ben delineato

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