Questa la reazione, di alcune piccole e piccolissime aziende, alla proposta di investire nel web e in particolare nella vendita online: la nostra azienda non è pronta, non abbiamo bisogno di questo strumento; ostacoli interni più’ o meno motivati, convincono le aziende a posticipare l’ingresso o lo sviluppo del progetto internet. Soprattutto nell’edilizia e nei materiali da costruzione e rifiniture la platea si divide tra totalmente refrattari a convinti sostenitori (pochi)

Vantaggi per le piccole e piccolissime aziende

Comunicazione diretta con i propri clienti, aumento dell’interesse del pubblico, aumento dei clienti e del fatturato e riduzione dei costi rispetto alle attività offline sono gli argomenti principali di chi ha investito fortemente sul canale online e sull’e-shop

Chi investe nel web

Aziende, rofessionisti, artigiani, agricoltori e negozianti realizzano parte del proprio fatturato e acquisiscono nuovi clienti proponendo e pubblicizzando servizi, prodotti e valore aggiunto attraverso le proprie pagine web.

Il fatturato del settore e-commerce è cresciuto, in Italia nel 2012 del +12%, circa 21,1 mld di euro (Fonte: Casaleggio Associati; Link, rispetto all’anno precedente, sconfiggendo crisi dei consumi (off line) e ritardo legislativo.

Crescono e si affrancano meglio da un paese in recessione le aziende piccole e piccolissime che riescono a internazionalizzarsi puntando su siti in lingua dedicati al mercato estero.

L’investimento, nel sito e nelle attività di marketing correlate, deve essere commisurato alle dimensioni e alle aspettative dell’impresa ma non potrà mai essere paragonato alle spese che si affrontano per un nuovo stabilimento, un nuovo negozio o per l’apertura di una sede estera.

 

 

 

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