Ho recentemente visitato gli scavi archeologici di Ostia Antica, la seconda volta in poco tempo. Sono innamorato della storia di Roma Antica e ogni tanto la rileggo come fosse un romanzo: dalla nascita fino alla disfatta dell’impero  e inesorabilmente mi arrabbio per le spoliazioni fatte successivamente alla caduta rovinosa.

Mi arrabbio anche, come tanti, per il poco impegno di tutti a valorizzare questo immenso
patrimonio archeologico, culturale e economico.

Info su Internet per Ostia Antica

Così mi trasformo in un turista a Roma e senza preconcetti mi preparo come farebbe un visitatore alla prima esperienza nella capitale: digito su internet “scavi archeologici ostia antica” attraverso lo smartphone e google mi indica nella prima pagina, l’immancabile, wikipedia con una descrizione approfondita  della storia e degli scavi, e due pagine, www.ostiaantica.net (che scompare nella ricerca ad un anno) e www.ostiaantica.beniculturali.it, non ottimizzate per smartphone e tablet (scelta o costi?) che costringono ad indossare gli occhiali oppure a fare avanti e indietro con lo zoom; sono disponibili molte informazioni per il turista  come orari e prezzi dei biglietti, storia degli scavi e visita al museo; ma  poi il nulla: pochissime immagini, anche negli articoli che ne avrebbero bisogno, e senza possibilità di condivisione delle informazioni contenute.

Come raggiungere gli scavi di Ostia Antica

Cliccando sull’icona, presente nel sito organizzato dai Beni Culturali, del “Come raggiungerci” mi vengono indicati i tragitti da seguire con la macchina dal Grande Raccordo Anulare e dall’Aereoporto di Fiumicino (se sono arrivato all’Aereoporto probabilmente non ho la macchina) e come mezzi pubblici solo treni (non ci sono autobus?); nessun accenno ai barconi che percorrono il Tevere aggiungendo un aspetto romantico e gioviale alla pregevole gita culturale (non è pubblicità ma solo un servizio aggiuntivo). 

Da romano, cerco battelli per ostia antica e il giorno dopo mi trovo all’imbarco di Ponte Marconi pronto per iniziare l’avventura: il porticciolo di fortuna, coperto di sterpaglie, assolve al suo compito e quindi con la piccola chiatta incominciamo la navigazione del Biondo Tevere accompagnati dai racconti di fiume e di Roma del romanissimo Comandante che termina nelle vicinanze degli scavi; qui la sorpresa perché è stato chiuso il passaggio pedonale e per fare 50 metri in linea d’aria siamo costretti a salire su un piccolo pulmino che di metri ne percorre molti di più.

Ostia Antica: la meraviglia e l’incuria

Giungiamo finalmente a destinazione: Ostia Antica  è fantastica e nessuna immagine può rappresentare lo spettacolo della potenza di Roma nella sua  fortezza, è vero! Ma la foto contribuisce a creare curiosità e voglia di visitare a chi cerca una meta per le vacanze. 

ostia-antica-accorgimentiLa maestosità dei luoghi e la preparazione della guida, che riesce nel compito di farci vivere come un cittadino romano, non fa dimenticare alcune imperfezioni organizzative: l’erba alta, le fatiscenti recinzioni (fatte con tondini e reti di ferro) che impediscono l’accesso a luoghi non consentiti, e le mappe d’insieme all’inizio della passeggiata che ormai scolorite non danno un benvenuto degno ai visitatori ( per essere una domenica di giugno si contano sulle dita di una mano). 

 

Investimento e impegno per trasformare un luogo magnifico in un esperienza completa e indimenticabile

Quanto costa rendere indimenticabile la visita a questi luoghi ? Quanto costa trasformare tutte le meraviglie del patrimonio culturale italiano? Una fortuna e i fondi non si trovano e allora…la tristezza mi assale. 

Poi la sera, sempre come turista e sempre per la seconda volta, partecipo allo show al Foro di Augusto promosso da Roma Capitale con la promozione artistica della Sovraintendenza capitolina ai Beni Culturali e prodotto da Zetema Progetto Cultura con l’ideazione e la cura di Piero Angela e Paco Lanciano dove con giochi di luce e realtà aumentata si ricostruisce e si fa rivivere il foro per tutti i turisti che affollano le gradinate predisposte (spettacoli 3 volte per sera fino a settembre): risultato 45 minuti di spettacolo per 15,00 euro a  persona e pubblico raggiante che prova anche un timido applauso (per inciso chi scrive esce commosso). 

Allora la tristezza vola via e penso che progetti del genere possano essere replicati in modi e tempi differenti e investire sulla cultura può essere un modo per creare nuovi posti di lavoro diretti e per l’indotto, alberghi ristoranti e quant’altro. Qualche altra idea da sottoporre? Vi sembrano argomentazioni valide o fuffa ritrita? Dite la vostra, grazie!

 

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