Riqualificazione urbana: quale migliore progetto può fare avvicinare cittadini e istituzioni? Tutti noi desideriamo camminare lungo strade vivibili e sicure, avere aree verdi dove passeggiare e portare a spasso il cane e una viabilità ordinata a fare da cornice. Ma le amministrazioni pubbliche, soprattutto a livello di municipio, per quanto riguarda Roma, soffrono per carenza di fondi e quindi apprezzano movimenti popolari che coinvolgano volontari, iniziative private e fondi europei per la realizzazione di queste opere.

Il giorno 11 ottobre 2014 è andata in onda la presentazione pubblica della riqualificazione del Viadotto dei Presidenti, strada urbana di Roma a quattro corsie, che unisce Fidene al quartiere Talenti (III Municipio); l’opera originaria prevedeva una linea ferroviaria leggera che doveva collegare la borgata al quartiere Laurentino. Finiti i fondi, il progetto, nato per unire, ha invece diviso profondamente in due parti il territorio ed il Parco delle Sabine, polmone verde di quell’area.

L’associazione cittadina Viadotto dei Presidenti ha ideato e proposto un processo in più fasi per la riunificazione, che ha inizio con la “strategia del riciclo dei vuoti urbani” (zone utilizzabili, ma lasciate al degrado) con l’aiuto di volontari, associazioni e privati e con la rigenerazione del parco, dove “il verde può diventare elemento unificante”.

Il primo passo è stato fatto con la sistemazione di un tratto dello spazio inutilizzato sotto il viadotto, bonificato da sterpaglie e scarti di vario genere, organizzato con container e arredato con materiali di riuso (copertoni e pallet) per diventare area di incontro per la cittadinanza, spazio nel quale sorgerà inoltre la prima ciclofficina del III Municipio, attrezzata per interventi di riparazione sui mezzi a due ruote; a onor del vero un primo tentativo di riappropriarsi di questa area abbandonata è stato fatto dalla cittadinanza con l’area cani recintata e prospicente la zona interessata; il progetto proseguirà con la realizzazione di una pista ciclabile e successivamente con la creazione di attraversamenti ciclo pedonali del viadotto per riunire le due zone prima divise.

I cittadini sono stati coinvolti con una biciclettata tra le vie dei quartieri e nel verde denominata appunto SoTTo il viadoTTo organizzata da Rebike AlterMobility, associazione culturale che si occupa di mobilità sostenibile e in prima linea per la creazione di piste ciclabili nei municipi romani. Il punto di ritrovo sotto il viadotto è stato pulito e preparato dai volontari delle organizzazioni impegnate a vario titolo nello sviluppo del progetto.

http://greenapsi.com/amici-del-viadotto

Presenti anche l’Associazione del Parco delle Sabine, parte interessata alla riqualificazione dell’area verde e L’Aggiustabiciclette, che ha seguito il corteo di bici per intervenire in caso di necessità.

Quindi co-working per arrivare alla riappropriazione di luoghi abbondanti al degrado da parte della popolazione, che si rende parte attiva, anche perché è un progetto che porta benefici immediati e futuri per tutti gli abitanti; e anche co-marketing, perché l’idea di base nasce per essere condivisa da tutte le associazioni che devono far da traino alle istituzioni pubbliche grazie anche al coinvolgimento di tutti i cittadini e del municipio, che può coordinare tutta l’attività diventando garante del buon esito dell’operazione.

Link alle associazioni e altre istituzioni intervenute:

http://greenapsi.com/greenapsi

http://www.altermobility.it/ https://www.facebook.com/aggiustabiciclette http://tutelaparcodellesabine.blogspot.it/ http://renzopianog124.com/